Il museo diocesano con sede alla Spezia, fa parte di un ricco percorso museale diocesano comprendente anche le sedi museali di Sarzana e Bugnato, costruendo un percorso assai articolato sul territorio. Infatti l’attuale diocesi della Spezia – Sarzana – Bugnato, erede dell’antica diocesi lunense, ingloba le antiche diocesi di Luni-Sarzana e di Bugnato, mentre la diocesi della Spezia, di origine più recente, fu fondata nel 1929. Pertanto per la Spezia si può parlare di una vera e propria rete museale diocesana, rispettosa delle complesse caratteristiche territoriali e delle diversificate tradizioni devozionali.
La sede spezzina è ospitata nell’antico Oratorio di S. Bernardino, già sede dell’omonima confraternita e posto nel centro storico spezzino, vicino al Museo Lia e agli altri musei cittadini.
L’allestimento delle sale si apre con la ricostruzione storica dei luoghi attraverso l’utilizzo di pannelli e l’esposizione di oggetti d’arte. La città della Spezia è stata fortemente condizionata nel suo assetto urbano dalla costruzione dell’Arsenale militare nel XIX secolo che ha cambiato radicalmente la fisionomia urbana, inglobando anche antiche chiese e conventi cittadini. Pertanto il museo vuole offrire un percorso sui fili della memoria cercando di ricostruire il tessuto storico-religioso del territorio attraverso documenti ed opere provenienti da edifici, religiosi e non, tuttora esistenti o scomparsi. La rilettura dell’antico oratorio di S. Bernardino, edificio che ospita il museo, permette di ricostruire la storia urbana e i momenti salienti del cristianesimo sul territorio.
L’allestimento museografico ha cercato di rispettare la tipologia architettonica e la funzionalità originaria dell’edificio.
Al piano terra sono ospitate collezioni permanenti di arte e di storia secondo un criterio cronologico con opere databili fra il XIV e il XVI secolo. Tali opere vogliono offrire anche una panoramica sul patrimonio d’arte delle varie zone della diocesi. Si passa perciò dalle pregevoli tele del Carpenino (Antonio da Carpena) a significative presenze della zona rivierasca delle Cinque Terre, tra cui verranno ospitate le tele di Carlo Braccesco di proprietà della parrocchia di S. Andrea di Levanto.
La parte rialzata di questo piano costituisce il fulcro del percorso: si tratta dell’antico coro dell’oratorio, che custodisce gli oggetti più preziosi e simbolicamente più pregnanti.
Al secondo piano il percorso prosegue con la storia della diocesi spezzina, a partire dalla sua fondazione nel 1929, al lungo travaglio per la costruzione della nuova Cattedrale (dal concorso nazionale degli anni Trenta del secolo scorso, fino alla sua realizzazione conclusasi nel 1975). La diocesi, nel corso degli anni ha subito alcune modificazioni territoriali, fino a coincidere col territorio della provincia. Tale unificazione avvenne nel 1959 con l’acquisizione dei territori dell’Alta Val di Vara e di Portovenere. Da questi territori giungono alcune significative opere d’arte che sono conservate in questa sala. Ampio risalto, nel percorso museale è stato dato anche alla religiosità popolare con significative testimonianze provenienti da antiche Confraternite.
L’ultimo piano ospita attualmente alcune significative opere d’arte sacra contemporanea e verrà adibito in seguito a spazio per mostre temporanee.
Orario: venerdì, sabato e domenica, ore 10-12.30, 16-19
Per i gruppi e per le visite guidate è richiesta la prenotazione telefonica.
Museo Diocesano della Spezia
via del Prione, 156
tel. (0039) 0187 258570
fax (0039) 0187 257426
Per ulteriori informazioni consultare l’Anagrafe degli Istituti culturali ecclesiastici